Come affrontare l’iperidrosi: Trattamento, Benefici e Metodiche alternative!

Come affrontare l’iperidrosi: Trattamento, Benefici e Metodiche alternative!

Il trattamento è indolore quando viene eseguito a livello delle ascelle: qui viene applicata qualche minuto prima una specifica crema anestetizzante.

A livello palmare o plantare invece deve essere fatta un’anestesia locale, data la particolare sensibilità di queste aree.

Vengono poi praticate una serie di piccole, brevissime iniezioni di tossina botulinica opportunamente diluita, su tutta la superficie da trattare.

I benefici compaiono da 1 a 4 giorni dopo e persistono per un periodo variabile di 5-10 mesi.

La maggior efficacia si ottiene nei casi di iperidrosi ascellare: viene riportata, nella letteratura medica specifica, un drastico miglioramento in più del 95% dei casi trattati!

Nell’iperidrosi palmare o plantari i risultati sono meno soddisfacenti: con un 30% circa dei pazienti che non risponde al trattamento e con una durata degli effetti intorno ai 3 mesi. 

Per questo viene proposto solo per alleviare i sintomi durante il periodo estivo.

Per le mani, può raramente manifestarsi un temporaneo indebolimento delle dita, che persiste al massimo per due settimane.

Trattamenti alternativi:

Nella minoranza dei casi che non ne abbiano tratto sufficiente beneficio, l’alternativa di prima scelta è un intervento chirurgico conosciuto con il nome di “simpatectomia endoscopica toracica”.

Si tratta di un intervento eseguibile anche in Day Hospital.
La tecnica endoscopica é molto sicura, se eseguita da un chirurgo esperto.

Questo tipo di procedura porta alla cura definitiva del disturbo in quasi il 100% dei pazienti trattati, lasciando soltanto una piccola cicatrice nell’ ascella.

Utilizzando una micro-telecamera le vie nervose responsabili dell’iperidrosi palmare o ascellare vengono riconosciute e interrotte.

L’iperidrosi plantare isolata può essere trattata soltanto con una simpatectomia lombare o un intervento addominale a cielo aperto, che però viene generalmente sconsigliato.

L’iperidrosi del tronco o delle cosce non è invece trattabile chirurgicamente.

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