Mastoplastica additiva
Che cos’è
L’aumento del seno in chirurgia plastica è una delle procedure chirurgiche più richieste al mondo.
Una donna può scegliere di sottoporsi ad una mastoplastica additiva per diverse motivazioni, tutte prettamente personali con al centro la percezione del proprio seno come qualcosa di ‘disarmonico’. Alcune donne, invece, possono essere felici ed in armonia con il proprio corpo ma semplicemente lo vogliono rendere più ‘completo’. A causa di ipotrofie congenite, variazioni ponderali, invecchiamento fisiologico, gravidanze, il volume mammario può cambiare e conduce quindi a prendere in considerazione la chirurgia estetica e l’utilizzo di impianti protesici per migliorarne l’aspetto e soprattutto per aumentare la propria autostima.
La chirurgia mammaria può essere anche effettuata a scopo ricostruttivo in pazienti neoplastiche sottoposte a mastectomia o in quelle con deformità mammarie congenite. Oggi abbiamo a disposizione una vasta gamma di materiali, volumi e forme che con l’avanzare della ricerca li hanno resi esteticamente più similari possibili al tessuto mammario. Il risultato è un effetto il più ‘naturale’ possible che deve essere l’obiettivo che ogni paziente, e soprattutto ogni chirurgo, dovrebbe porsi.
La candidata ideale per l’aumento del seno è una donna di età media compresa tra i 18-45anni, che si prende cura di sè ed insoddisfatta della propria forma o volume mammario. Fondamentale è una stabilità e salute psicofisica e la padronanza di aspettative concrete e realistiche (ciò vale in egual modo per il chirurgo specialista). La misura della protesi verrà discussa con il chirurgo all’incontro che precederà l’operazione; fondamentale sarà l’esame clinico e fotografico delle dimensioni, forma, simmetria, qualità ed elasticità cutanea delle due mammelle. Altrettanto importante sarà la valutazione della conformazione toracica e delle preferenze personali della paziente. L’obiettivo del vostro chirurgo plastico e dell’intero staff è quello di rendere la vostra esperienza chirurgica più semplice e comoda possibile.
Tecnologia usata / trattamento
L’intervento avviene in anestesia generale oppure in anestesia locale con sedazione profonda, ha durata variabile da un minimo di 30 minuti ad un massimo di 2 ore (in base alla tecnica utilizzata ed alla variabilità intraoperatoria di ciascun intervento chirurgico).
I rischi e le complicanze sono gli stessi di qualsiasi intervento chirurgico più quelli inerenti alla reazione ed immissione di un corpo estraneo.
Reazioni all’anestesia, emorragia, infezione, sieroma, alterazione della sensibilità delle mammelle, contrattura capsulare, rotazione protesica, rottura della protesi.
Per diminuirne l’incidenza, è comunque fondamentale rivolgersi solamente a chirurghi plastici specializzati che esercitano in strutture cliniche adeguate.
TECNICA:
Sedi principali per l’incisione cutanea:
A) ascellare,
B) sottomammaria,
C) periareolare.
Una volta che l’incisione è fatta, il tessuto del seno si solleva per fare uno spazio o creare una tasca in cui l’impianto viene inserito. L’impianto può essere collocato principalmente in tre sedi:
A) sottoghiandolare(sopra il muscolo grande pettorale),
B) sottomuscolare,
C) sede parzialmente retromuscolare (tecnica ‘dual-plane’).
Il tipo di incisione e la sede di posizionamento dell’impianto variano in base a diversi fattori, soprattutto a seconda della conformità anatomica della paziente e vanno sempre discussi e concordati insieme durante la visita pre-operatoria.
MATERIALE:
Le protesi oggi più utilizzate sono quelle in gel di silicone coesivo, quindi consistenza morbida e forma naturale e poco modificabile col tempo. Si distinguono in due grandi categorie, rotonde e anatomiche e possono avere proiezione diversa, bassa, media e alta.
Ormai la scelta è sempre quella di utilizzare una protesi con superfice ruvida (testurizzata) per diminuire il rischio di contrazione della capsula che si forma fisiologicamente attorno alla protesi come risposta del nostro organismo al corpo estraneo.
Durata della protesi: non è prevedibile, raramente a vita e non è neppure necessario,come sostengono alcuni, che vadano sostituite dopo 10 anni.
Post-operatorio
Dimissione il giorno dopo o massimo due giorni dopo l’intervento chirurgico; se in sede intraoperatoria si è posizionato un drenaggio nella tasca che ha accolto la protesi, sarà la quantità emessa da questo a determinarne la variabilità.
Indossare da subito dopo l’intervento un reggiseno sportivo (contenitivo, senza ferretti).
Punti di sutura saranno rimossi dopo circa 7-10giorni.
Doccia dopo tre e sette giorni dopo l’intervento.
Durante i primi giorni dopo l’intervento: è possibile una sensazione di tensione alle mammelle, di rigidità e dolore; spesso iperestesia e sensazione di caldo e prurito. Non si dovrebbero fare ampi movimenti con le braccia, alzare, spingere o sollevare qualsiasi peso.
L’edema (gonfiore) si attenuerà e scomparirà nell’arco di un mese.
Cicatrici: una volta guariti i tessuti resteranno inevitabilmente le cicatrici in corrispondenza delle incisioni. Di norma, e proprio perchè dalle mani di un chirurgo plastico, sottili e poco visibili. Quella periareolare solitamente è quella con il miglior risultato estetico.