Lifting
Che cos’è
Il face lifting (facelift, lifting del viso o ritidectomia), è l’intervento più noto e praticato per migliorare l’aspetto del viso, eliminandone la lassità cutanea e le rughe in eccesso.
Esistono diversi tipi di lifting che si differenziano per la zona alla quale sono rivolti e per la prodondità d’azione del chirurgo. In generale, il miglioramento viene ottenuto mediante lo posizionamento della cute e dei muscoli della faccia e, dove necessario, anche attraverso la rimozione o l’inserimento di grasso.
Tecnologia usata / trattamento
Esistono molte varianti chirurgiche o minichirugiche di lifting del viso; è nel momento della visita preoperatoria che è fondamentale discutere col chirurgo e chiedere quale tecnica esso proponga, ad esempio se solo cutanea, muscolo-cutanea, mista, con i fili, solo di una porzione del viso o del viso intero.
L’intervento avviene in anestesia generale o in analgesia (anestesia lovcale+sedazione endovenosa).
La durata media dell’intervento è di 2 – 4 ore, a seconda delle zona da trattare.
L’incisione avviene a livello delle tempie, al di sopra dell’attaccatura dei capelli. In genere questa incisione viene prolungata verso il basso, lungo la piega naturale della pelle, davanti all’orecchio. Praticare le incisioni all’interno delle pieghe cutanee aiuta a nascondere in un secondo momento le cicatrici che si formeranno. A questo punto il chirurgo separa i tessuti dalla parte ossea e procede con una trazione secondo la tecnica adottata. La cute che risulta essere in eccesso viene rimossa e in alcuni casi è possibile tonificare anche le fasce muscolari cedute. Dopo questa pratica, la pelle viene riposizionata e suturata adeguatamente. Possono essere impiegate nella sutura anche le cosiddette graffette chirurgiche metalliche.
Interventi complementari:
Frequentemente, un piano completo di ringiovanimento del viso include, oltre ad un face lifting, anche altre procedure meno invasive, in modo da poter sfruttare appieno delle potenzialità della chirurgia estetica. È da sottolineare che il lifting del viso infatti agisce con successo contro i rilassamenti della pelle lungo le mandibole, contro le guance rilassate, contro le pieghe nasolabiali, ma non necessariamente interessa l’area del collo, le sopracciglia e gli occhi. Nel realizzare il lifting del viso, il chirurgo plastico può eseguire anche alcuni intervento complementari, come il lifting del sopracciglio o la blefaroplastica (la chirurgia delle palpebre). Il lifting completo inoltre può comprendere anche il lifting del collo, per ringiovanire anche questa zona e non creare asimmetria estetica tra la parte ringiovanita, il viso e il collo.
Post-operatorio
Al termine dell’intervento di norma viene applicata una medicazione che viene sostituita da un bendaggio elastico prima che il paziente faccia ritorno a casa. I disagi che comporta il post-operatorio (edema, eritemi,ecchimosi) possono essere facilmente sedati con gli antidolorifici e le indicazioni che il chirurgo fornisce al momento della dimissione. Può intervenire una perdita di capelli di modesto grado intorno alle cicatrici. In casi eccezionali questo può essere permanente. Può accadere che una delle piccole branche del nervo facciale venga danneggiata.
Questo provoca un indebolimento di qualche piccola area nella muscolatura che può anche essere permanente ma è estremamente raro. Il calore diretto, le attività più pesanti e faticose vanno evitate fino a che il gonfiore è del tutto sparito, quindi per un tempo variabile da due a quattro settimane è bene tralasciare sollecitazioni. In questo periodo tuttavia è possibile riprendere gradualmente il lavoro e le normali attività più leggere.
Per i primi periodi la pelle può apparire secca e ruvida, per poi normalizzarsi con il tempo. Nel periodo immediatamente post-operatorio e nei primi giorni successivi è consigliata una dieta liquida e con alimenti morbidi. Dal terzo giorno in poi, i pazienti potranno delicatamente lavare i capelli e non sarà necessario più alcun bendaggio. Il settimo giorno dopo l’intervento verranno rimossi anche i punti davanti dell’orecchio.