Mastoplastica riduttiva
Che cos’è
Avere il seno molto grande può essere per molte donne una benedizione ma, per alcune, l’esatto contrario. Ogni anno migliaia di donne subiscono una procedura chirurgica chiamata mastoplastica riduttiva.
Questo intervento consiste nella rimozione del tessuto ghiandolare e cutaneo della mammella in eccesso.
Lo scopo è quello di creare seni più leggeri, confortevoli e spesso più proporzionati al resto del corpo della paziente. La condizione si chiama ipertrofia mammaria (o iperplasia) ed è determinata da uno sviluppo abnorme del tessuto mammario che si verifica in genere con lo sviluppo puberale. In alcuni casi questa condizione insorge con la gravidanza e non regredisce, stabilizzandosi.
Purtroppo, per ridurre il volume del seno non esiste una terapia medica e farmacologica.
Mammelle di grandi dimensioni possono causare un significativo numero di disturbi fisici ed emotivi. Possono causare persistenti e forti mal di schiena, così come danni dall’attrito delle spalline del reggiseno. Alcune donne possono soffrire di bassa autostima e/o sentono il bisogno quotidianamente di coprire la loro eccessiva ‘femminilità’. Qualunque sia la ragione, la riduzione del seno è sempre più popolare ed è procedura chirurgica che aiuta a migliorare la vita di molte donne.
Lo scopo principale è quello di cambiare il profilo e la consistenza del seno per ricreare forme piacevoli. Inoltre, anche i capezzoli vengono rimodellati, in particolare l’areola, che spesso in questi casi risulta deformata e dilatata dal peso dei tessuti, ritrova dimensioni e forma adeguate. Spesso in queste pazienti è meglio chiedere prima un esame ecotomografico e mammografico in modo da studiare ed analizzare il tessuto mammario e ricercare eventuali anomalie che potrebbero esser fatte analizzare dopo l’asportazione in sede intraoperatoria.
Tecnologia usata / trattamento
La durata dell’intervento è di 2-4 ore ed avveiene in anestesia generale.
TECNICA:
Disegni e misurazioni preoperatorie sono parti integranti ed essenziali nella preparazione e durante l’intervento. Si eseguono prima dell’anestesia a paziente in posizione eretta.
I segni operatori hanno in genere una forma che ricorda quella di un’ancora: uno circolare, nell’area rialzata dove andrà posizionata l’areola, e poi altri al di sotto che evidenziano la porzione di tessuto da eliminare.
Spesso si inserisce un drenaggio in aspirazione per 24 ore per evitare la raccolta siero-ematica all’interno della mammella.
Le cicatrici lasciate da questo intervento sono purtroppo permanenti ed in aree visibili della mammella (una circolare attorno all’areola ,una nel solco sottomammario ed una verticale che scende al solco e che le unisce. Non ve ne sono nell’area al di sopra dell’areola).
E’ importante dire alle pazienti che è possible in un secondo tempo, ed in anestesia locale, fare una revisione delle cicatrici con un piccolo intervento ambulatoriale.
Post-operatorio
Edema, dolenzia, sensazione di peso, tutti sintomi facilmente controllabili attraverso farmaci analgesici ed antinfiammatori prescritti prima della dimissione.
La dimissione può avvenire (in base anche ai valori dei drenaggi) dopo 24-48 ore e la paziente dovrà indossare un apposito reggiseno contenitivo
Rimozione punti: 7-10 gg dopo intervento.
Riposo per 2-3 settimane.
Evitare sforzi e sollevamenti di pesi in questo periodo.
Come per gli altri interventi di chirurgia, il rischio è maggiore è di emorragie ed infezioni. Con le adeguate precauzioni da parte della squadra chirurgica le complicanze sono di norma assai ridotte o prevenute.