La mastopessi può essere eseguita a qualsiasi età dopo che le mammelle sono completamente sviluppate.
Una buona candidata a questo intervento deve essere psicologicamente matura, cosciente delle proprie motivazioni e avere un atteggiamento realistico per quanto riguarda le aspettative.
Se il seno, oltre che cadente, è anche svuotato come può capitare dopo una o più gravidanze o dopo un dimagramento, è possibile associare alla mastopessi l’inserimento di protesi mammarie.
Ciò consente in molti casi di ottenere un seno tonico, sufficientemente voluminoso e con cicatrici meno estese e quindi meno evidenti. In sostanza i quadri che si possono presentare sono i seguenti:
– Il seno ha perso volume ma i capezzoli e la pelle non sono rilassati: è sufficiente inserire delle protesi mammarie (mastoplastica additiva).
– Il seno è vuoto e cadente: si può intervenire con una mastopessi+ inserimento di protesi.
– Il seno è rilassato ma di volume soddisfacente: si esegue una mastopessi senza protesi mammarie.
– Il seno è cadente e troppo grande: è necessario ridurlo, cioè fare una mastoplastica riduttiva.
La mastopessi si esegue in anestesia generale.
La durata dell’intervento dipende dal grado di rilassamento del seno e dal tipo di tecnica scelta. Può variare tra un’ora e mezza e quattro ore.
Spesso vengono inseriti nelle mammelle dei piccoli drenaggi (tubicini) che servono a evitare la formazione di ematomi o seromi e che vengono sfilati dopo 1-2 giorni.
L’intervento viene in genere eseguito con ricovero di 24-48 ore.
Il risultato è duraturo. Tuttavia la gravità e l’invecchiamento possono modificare nel tempo l’aspetto del seno.
La medicazione viene rimossa dopo alcuni giorni e sostituita con un idoneo reggiseno.
I punti sono tutti interni e si riassorbono gradualmente nel tempo: non devono essere rimossi.
Il gonfiore inizialmente presente è lieve e si risolve in poche settimane.
E’ possibile tornare alle normali attività dopo pochi giorni.
Ogni anno migliaia di donne si sottopongono con successo mastopessi e sono soddisfatte dei risultati. Tuttavia è importante, per chi voglia prendere in considerazione l’intervento, essere informata sia sui benefici che sui rischi della procedura.
Le potenziali complicanze includono le reazioni all’anestesia, l’ematoma, l’infezione, la cattiva cicatrizzazione (cheloidi, cicatrici ipertrofiche) e le alterazioni della sensibilità cutanea.